Il sogno del Nautilus - David Almond & Dieter Wiesmüller

"Le creature del mare nuotano sotto i nostri ponti, davanti ai nostri castelli. Risalgono in superficie lungo pinnacoli e statue. 
Questo è un libro in cui nuotare. 
Immergetevi nelle sue pagine. 
Inabissatevi in questo futuro grigio-azzurro. 
Vivete insieme a queste creature stupende ed ascoltate il loro canto."


Il sogno del Nautilus - David Almond & Dieter Wiesmuller


Ci invita alla lettura "in immersione" e ci accoglie con queste parole quest'albo di grande formato, i cui testi sono di David Almond (traduzione a cura di Damiano Abeni) e le illustrazioni di Dieter Wiesmüller, e ci porta in un mondo sommerso, che nasconde e rivela dei luoghi mai visti prima da questa prospettiva. 
Luoghi che noi tutti conosciamo ma che oggi non hanno nulla più di umano. Il mondo del mare ha sommerso il mondo della terra. Ed è un mondo nuovo, tutto da scoprire. 
L'albo è edito da Orecchio Acerbo, la cui mission è quella di "creare libri per ragazzi che non recano danno agli adulti e libri per adulti che non recano danno ai ragazzi". E qui ha colpito nel segno.

Andando a conoscere meglio questa collaborazione tra autore ed illustratore, David Almond è autore di capolavori come "Mina" e "Skellig" e nel 2010 è stato insignito del prestigioso premio Hans Christian Andersen; mentre Dieter Wiesmüller ha disegnato le copertine delle riviste Spiegel e Stern e si è aggiudicato, tra i vari premi, anche il Troisdorf Picture Book Prize. Da questo duetto è nato "Il sogno del Nautilus" in cui la figura umana non è più presente se non nelle storie e nei ricordi dei pesci che, di pagina in pagina, girovagano tra i monumenti sommersi.

Dunque possiamo trovare delle meduse che pomposamente si muovono attorno alla statua di un enorme Buddha...


...o la balenottera azzurra che attraversa una Muraglia Cinese spoglia e vuota di turisti ed anime umane...


...o squali che ironizzano seriamente sulla potenza del nostro David di Michelangelo.


In ogni pagina è presente il testo nella facciata sinistra che viene magistralmente accompagnato e completato dall'illustrazione nella destra, potente e dettagliata. I toni sono tutti sulle sfumature del verde e del blu, ci si sente totalmente immersi nelle profondità del mare, una sensazione simile a quella che si prova quando si fa un tuffo in apnea ed attorno i suoni sono ovattatati e ci sei solo tu, ed il blu.
Le illustrazioni ed il testo vanno di pari passo, non c'è l'uno senza l'altro.

Quando il nautilus appare sulla scena (ad una prima lettura del titolo, il ricordo mi portò al sottomarino di Jules Verne, che c'entra ugualmente con le profondità del mare), per la prima volta vengono menzionati quegli umani che da tempo immemore non ci sono più.


Il nautilus si osserva ed analizza i suoi difetti, giungendo ad una conclusione tanto semplice quanto naturale... 
"Certo, lo so che sembra sciocco nascondersi così, tutto ripiegato in me stesso. La mia coda si arriccia su su, fino alla testa corazzata. Gli occhi mi escono dalle orbite. Le mie gambette secche e le antenne penzolano di qua e di là. Ma che posso farci? Sono così e vuol dire che vado bene così."
... sogna e si domanda se non siano proprio i più grandi sognatori che causano i problemi più grandi.

Come in un eco lunghissimo pare che la megattera, un paio di pagine dopo, risponda alle perplessità del nautilus e racconta a noi lettori il destino umano, chissà poi se ciò è davvero  accaduto o se è solo una leggenda che si tramanda di pesce in pesce.


Questo libro è un perfetto trampolino di lancio per avventure di esplorazione, curiosità e viaggi attraverso i mondi sommersi di Atlantide e tutti quelli che nella mente di ognuno di noi ogni giorno nascono e crescono, popolati dalle nostre creature immaginifiche.
Ma quest'albo porta anche una riflessione più profonda (ed è forse per questo che l'editore, sul sito, lo riporta come "adatto a tutti"), sulla pacifica convivenza tra il nostro mondo terreno ed il mondo sommerso ed acquatico, soprattutto in un momento storico in cui sta venendo alla luce quanto noi umani manchiamo di rispetto ai nostri omologhi marini.
Il racconto c'è, ma è come se non ci fosse poiché ogni pagina narra una propria storia, è come se fossero scorci di vita quotidiana in cui Almond ha la capacità di farci passare repentinamente da un registro filosofico e riflessivo come quello della balenottera azzurra ad uno pungente ed ironico come quello degli squali alla vista del David.

Insomma, un piccolo capolavoro subacqueo.
Non vi resta altro che immergervi assieme ai pesci e gustarvi ogni parola ed ogni sfumatura che questo albo vi donerà.
Valentina

PS: la prossima settimana la recensione sarà ancora una volta dedicata ad un albo (ci sto prendendo gusto) sul viaggio ed il suo significato... sbizzarritevi!

IL SOGNO DEL NAUTILUS
Scritto da David Almond
Tradotto da Damiano Abeni
Illustrato da Dieter Wiesmüller
Edito da: Orecchio Acerbo
Anno di pubblicazione: 2017
48 pagine

Commenti

Post più popolari