Una tigre all'ora del tè - Judith Kerr


"Un capolavoro della letteratura per l'infanzia ormai considerato un classico"

Edito per la prima volta nel 1968, in Inghilterra, da HarperCollins Publishers con il titolo "The Tiger Who Came To The Tea", è arrivato in Italia solamente nel 2016 grazie a Mondadori. E quest'anno compie ben 50 anni dalla sua prima pubblicazione! Auguri!
Albo illustrato che l'autrice ha deciso di scrivere come favola della buonanotte per i suoi figli, è un libro dove la semplicità del linguaggio si unisce alla purezza delle illustrazioni.



Sophie la sua mamma stanno stanno bevendo il tè quando all'improvviso qualcuno bussa alla porta. Chi può essere? Il lattaio? Il fattorino? Papà? 
Sophie va ad aprire la porta e trova... una tigre! "Grande, grossa, pelosa e a strisce!" Che, cordialmente ed educatamente, chiede se può entrare a bere il tè assieme a loro poichè è affamata e Sophie, da bambina educata quale è, la fat entrare ed accomodare al tavolo con loro, come se niente fosse.


Però, è risaputo, le tigri hanno appetito da tigri, e dunque non si mangia un solo pasticcino, ma l'intero piatto, e così con la torta intera e tutti i biscotti che trova.

"E di nuovo la tigre non mangiò un biscotto soltanto, ma tutti quanti!
Poi divorò gli altri dolcetti e la torta tutta intera,
finché sul tavolo non rimase nemmeno una briciola."

E dopo aver mangiato, vuoi non bere qualcosa? E allora la tigre beve tutto il latte della bottiglia, il tè della teiera e tutta l'acqua che trova accessibile (perfin quella nella vasca da bagno, tant'è che Sophie non si potrà fare il bagno).


E dopo essersi saziata, così com'è arrivata, la Tigre se ne va...
...e da quel giorno nessuno l'ha più vista, nonostante la mamma e Sophie le abbiano comprato al supermercato un'enorme scatola di cibo per tigri, si sa mai.


Un albo illustrato semplice nelle fattezze e chiaro nelle illustrazioni, che in maniera completamente equilibrata si contendono lo spazio della pagina. 
Un albo illustrato scritto appositamente per un pubblico di bambini, e dunque dedicato a loro.
Un albo illustrato che cela lo stupore che solo i bambini sanno provare davanti all'inaspettato, ad una tigre che irrompe in casa mentre stai facendo merenda con mamma. All'impossibile che prende spazio e sopravvento nella quotidianità possibile.
Non si percepisce mai, in nessuna pagina e da parte di nessuna delle due protagoniste, l'attonimento o la preoccupazione perché una tigre sta girando per casa e sta finendo tutte le provviste che trova, ma anzi si respira un senso di accoglienza e di "normalità" anche nella situazione più anormale che sia capitata loro. Tanto che poi la sera stessa raccontano al papà l'avventura pomeridiana e lui, come se ancora una volta fosse tutto normale ciò che hanno vissuto, decide di portarle fuori a cena (e Sophie esce di casa con un cappottino rosso, un paio di stivali neri di gomma e la camicia da notte... più normalità di questa!) .
La tigre, d'altronde, ha tratti antropologici molto netti, sebbene non porti vestiti: a tavola sta seduta come gli umani, e prima di andarsene saluta e ringrazia gentilmente. Mai una volta l'espressione del suo viso è arcigna o trasmette emozioni negative, ma sempre la pacatezza di un grande felino che si muove con agilità ed esperienza in un ambiente conosciuto e familiare. Il rapporto con Sophie non è fatto di parole ma piuttosto di gesti: una carezza, una coda che sfiora la guancia, gli occhi di Sophie che seguono la tigre in ogni suo spostamento con la curiosità di quale sarà il prossimo luogo in cui troverà del cibo.

Finalmente ci si trova davanti ad un "capolavoro della letteratura per l'infanzia" poiché dietro, nascosto, tra le pagine, non c'è alcun intento pedagogico od educativo del lettore, ma un puro e semplice moto di passione per la lettura e per seguire la storia un po' assurda ed onirica che sta capitando a Sophie ma che, probabilmente, potrebbe capitare ad ogni bambino dotato di un pizzico di fantasia.
C'è un alone di mistero ed ambiguità che permea questa storia, ma né la mamma né tantonmeno Sophie si sono fatte domande come "Chi sei?", "Perché sei venuta proprio a casa nostra?", "Dov'è andata la tigre?", "Tornerà?". 
E queste domande irrisolte solleticano l'immaginazione e lasciano al lettore l'intera libertà di creare storie a partire da una buona storia. 
Il migliore augurio per ognuno di noi!

Buona creazione di storie, lettori e "grandi lettori di domani"!
Valentina

UNA TIGRE ALL'ORA DEL TÈ
Scritto ed illustrato da Judith Kerr
Tradotto da Augusto Macchetto
Edito da Mondadori
Anno di pubblicazione: 2018
32 pagine

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